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Tares, Tarsu e Imu 2013, 10 miliardi di tasse in più per tutti

 Tares, Tarsu, Imu e aumento Iva nel 2013 costeranno a imprese e famiglie 10 miliardi di euro.

 Lo studio della CNA sul decreto legge n. 35 del 2013

A lanciare l’allarme uno studio della CNA, la Confederazione Nazionale dell’Artigiano e della piccola e media impresa che analizza il decreto legge n. 35 del 2013, il decreto che ha sbloccato i pagamenti alle imprese da parte della Pubblica amministrazione. Lo studio della CNA legge tra le righe del decreto in questione, un aggravio economico in capo a imprese e cittadini di ben 10 miliardi di euro.

“A peggiorare le cose” – si legge nella nota pubblicata sul sito internet della Confederazione, – “si è persa ancora una volta l’occasione per abrogare la norma che impone la corresponsabilità dell’Iva e delle ritenute negli appalti e nei subappalti. Tutto questo significa che sono in arrivo per le imprese e i cittadini oneri fiscali e costi burocratici per 10 miliardi di euro”. Un carico insopportabile è quello che grava sulle spalle di  imprese e cittadini con il decreto legge n. 35/2012, per ciò che riguarda controlli fiscali, adempimenti burocratici e tasse.

 Tares, maggiori oneri per tutti

Partendo dalla  nuova Tares, il tributo comunale sui rifiuti e servizi indivisibili introdotto dalla manovra salva Italia, il decreto legge n. 201 del 2011 convertito in legge n. 214 del 2011, si conferma per il 2013 l’aumento di 0,30 euro a metro quadro, che significa quasi 2 miliardi di euro di maggiori oneri. Sempre in materia di Tares, la scelta di lasciare ai singoli Comuni la facoltà di decidere il numero di rate e le scadenze del nuovo tributo,  insieme alla facoltà concreta che siano i cittadini a fare calcoli e liquidazione della tassa sui rifiuti, “rappresenta una scelta irresponsabile e fuori dai canoni della comprensibilità” si legge nella nota della CNA. Secondo le stime effettuate dalla Confederazione, questa scelta addossa sui contribuenti più di 6 miliardi di euro di maggiori oneri. La CNA coglie poi l’occasione per ricordare come la disciplina Tarsu e quella della TIA1 o TIA2, sebbene onerosa, è l’unico tributo che, fino ad ora, non ha mai addossato sui contribuenti la responsabilità dei calcoli e del versamento. (Si veda il nostro articolo Tares rinviata a dicembre, batosta a fine anno).

 Imu 2013: costerà 1,2 miliardi di euro in più

 Lo studio della CNA continua poi a parlare di Imu, rilevando un ulteriore appesantimento burocratico per imprese e cittadini, visto che le nuove regole Imu 2013 costringono a effettuare calcoli distinti per il versamento prima dell’acconto e poi del saldo finale con conguaglio, dando la facoltà ai comuni di modificare in corso d’anno le aliquote Imu senza alcuna limitazione, raddoppiando così gli oneri amministrativi a carico dei cittadini e delle imprese che, tradotto in cifre, sarebbero circa 1,2 miliardi di euro di maggiori oneri. (Si veda il nostro articolo Delibere Imu 2013, ecco le nuove scadenze per i Comuni).

Aumento Iva 2013

A ciò si deve aggiungere, per dovere di cronaca, anche il prossimo aumento Iva di un punto percentuale, dal 21 al 22 per cento e se non si troveranno i fondi necessari, non potrà essere scongiurato. 

Tirando le somme, lo studio della CNA rileva che si avranno per imprese e cittadini maggiori costi, che raggiungeranno la ragguardevole cifra di quasi 10 miliardi e 500 milioni di euro. Costi, tasse e balzelli. Se non si interviene subito si concretizza una nuova manovra fiscale all’orizzonte.

Fonte: http://www.investireoggi.it